Sono episodi di improvvisa paura che si manifestano con il terrore di poter morire o di impazzire o avere un attacco cardiaco.

Il corpo va fuori controllo, il cuore batte forte, si ha la sensazione di soffocare, compaiono dolore o fastidio al petto, disturbi addominali, alterazione della sudorazione, tremori e senso di estraneazione.

L’esperienza del panico pone chi lo vive a toccare il limite della condizione umana, il confronto con la precarietà della vita, la paura della morte arriva all’improvviso e disarma il soggetto, lo paralizza. Viene descritta come un’esperienza terribile

La crisi acuta scompare e lascia il posto all’angoscia che possa fare ritorno, condizione di enorme sofferenza e condizionamento per chi lo vive. Il singolo episodio sfocia così in un vero e proprio disturbo di panico.

In un tempo dove la società spinge al godimento solitario (cibo, alcool, droghe, internet), dove la tutela economica e lavorativa sono venute meno, dove i legami non solo lavorativi ma anche sociali si rivelano inconsitenti e precari, la solitudine e la percezione di non poter sopravvivere, generano un terreno fertile per il panico. Questo spiega perchè oggi più che in altri periodi storici altrettanto difficili vediamo un’enorme diffusione delle crisi di panico. L’individuo si percepisce solo e privo di protezione da parte del gruppo sociale e allo stesso tempo la paura gli impedisce di fare le cose da solo, anche quelle più semplici come recarsi a fare la spesa, mettersi alla guida, uscire di casa da soli, stare in mezzo alla folla o in coda. Fino ad allora tutto era nella norma, poi nulla è mai più come prima. Sembra un incubo senza via d’uscita. L’evitamento di tutte le situazioni potenzialmente ansiogene è la risposta comportamentale prevalente così che la vita diventa schiava del disturbo e talvolta lo è anche quella di chi gli sta intorno.

CURA DELL’ATTACCO DI PANICO

Chi vive per la prima volta il panico lo collega immediatamente ad un disturbo organico, ma fatti i dovuti accertamenti che talvolta portano a lunghi periodi di attesa per effettuare tutti gli esami specialistici si giunge infine a scoprire che è un problema di natura psichica.

E’ proprio a partire dalla manifestazione sintomatica che chi soffre di attacchi di panico può interrogarsi sulle sue scelte di vita e fare un percorso alla scoperta delle proprie parti inespresse, le aspirazioni nascoste, i sogni taciuti, le passioni camuffate.

Mettere al centro della terapia il corpo e instaurare un dialogo interiore si rivela efficace nella risoluzione del problema, l’obiettivo non è tornare come prima, ma lasciar vivere la propria unicità.